venerdì 31 luglio 2015

Conoscere il nostro lavoro.. Il quaderno di restauro "Renovantur iussa Regis per Franciscum tradita"

Un semplice modo per conoscere il nostro lavoro è sicuramente la lettura di questo quaderno di restauro da noi pubblicato a Marzo del 2015.
Il volume, “Renovantur iussa Regis per Franciscum tradita”, racconta l'esperienza da noi vissuta con il pregevole restauro di 13 manoscritti francescani conservati presso la Biblioteca del Sacro Convento di Assisi (vere e proprie opere d'arte risalenti dal XIII al XV secolo!) 
Il quaderno, ricchissimo di foto, illustra dettagliatamente l’intervento di restauro effettuato, presso il nostro Laboratorio nel 2014, analizzando anche la biblioteca di provenienza e la loro eccezionale unica esposizione avvenuta a New York tra il 2014 e il 2015.
Tra le opere restaurate vi è la più antica trascrizione del Cantico delle Creature (ms.338) e la Vita Seconda di S.Francesco di Tommaso da Celano (ms.686).

Vi invitiamo alla lettura!

Per l'acquisto basta cliccare sul link sottostante, oppure presso il negozio dell'Abbazia di Praglia.




IL VIDEO PROMOZIONALE



giovedì 30 luglio 2015

IL LABORATORIO OGGI - LA NOSTRA MISSIONE

Negli ultimi anni il laboratorio è intervenuto su beni di pregio e di grande importanza storico-artistica e culturale.
Nel 2013-2014 tre Corali membranacei dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore a Venezia dei sec. XV-XVII, tra cui il Salterio Innario N miniato dal massimo rappresentante della miniatura tardogotica veneziana: Cristoforo Cortese (prima metà del '400). 

Nel 2014, di grande prestigio è stato il restauro di tredici manoscritti dei sec. XIII-XV provenienti dalla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi. I Codici, dopo l'intervento di restauro, sono stati esposti a New York prima al palazzo di Vetro dell'Onu e poi al Brooklyn Borough Hall. Tra questi da citare sono il manoscritto 338, contenente la più antica trascrizione del Cantico delle Creature, il manoscritto 686 con la Vita seconda di San Francesco di Tommaso da Celano, e i manoscritti 345 e 347: Legenda Major e Legenda Minor di Bonaventura da Bagnoregio.


I codici della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi a restauro ultimato con lo staff del laboratorio.


Il laboratorio opera a favore di enti pubblici, enti ecclesiastici e singoli privati.
Gli interventi di restauro sono su volumi, incisioni, disegni, fotografie, e tutto ciò che interessa il materiale cartaceo e membranaceo.
A fronte delle tecniche tradizionali tutt'ora in uso dal 1951, il laboratorio opera con l'uso di:
-camera di umidificazione
-pulitura con gel rigidi
-uso degli enzimi per la rimozione di adesivo a base vegetale o animale
-trattamenti ossido-riducenti per rallentare il degrado ossidativo della carta
-uso del fitato di calcio come chelante degli ioni ferro negli inchiostri ferrogallici,
-deacidificazione spray tramite nanoparticelle di idrossido di calcio.


L'ATTENZIONE AL BENE CULTURALE

Indagini diagnostiche preliminari per la scelta della metodologia del restauro.

Il laboratorio, anche in collaborazione di realtà ad hoc esterne con apparecchiature specializzate, è in grado (su richiesta) di eseguire analisi preliminari per al valutazione dello stato di conservazione del bene culturale.
L'indagine è poi utile per la scelta della metodologia nell'intervento di restauro.

Documentazione fotografica
Ortofoto luce visibile, UV, NIR,FCIR
Ortofoto con microscopio digitale

Spot test per il riconoscimento dei materiali costitutive del supporto cartaceo

Analisi non invasiva XRF su codice miniato



Analisi pHmetrica
Analisi colorimetriche
Analisi molecolari
Spettrofotometria UV, VISIVILE, NIR,
Spettroscopia RAMAN, FTIR, IR
Analisi elementari
PIXE, ED-XRF,SEM-EDX
Analisi strutturali
XRD, Microscopia ottiva ed elettronica
Analisi microbiologiche
Metodi di separazione

Altre analisi qui non riportate.

LA STORIA


Il laboratorio di restauro del libro nasce nell'Abbazia benedettina di Praglia il 24 settembre 1951. Dalla fondazione, il laboratorio con i restauratori che si sono succeduti negli anni, ha messo mano a numerosissimi beni culturali cartacei e membranacei in genere. Nei registri che conservano la memoria del materiale restaurato si contano 27.000 voci, che rappresentano una parte dell'immenso patrimonio culturale "passato" del laboratorio.
Molti beni di pregio sono giunti in laboratorio nel corso di più di sessant'anni di storia: il codice membranaceo in onciale di Lattanzio del VI-VII sec. della Biblioteca Universitaria di Bologna, bolle di Papi e imperatori, lettere autografe di vari personaggi illustri tra cui, Galileo Galilei, Alessandro Manzoni, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Verdi. Tra ciò che ha segnato la storia passata del laboratorio, si ricorda il recupero e il primo intervento sul materiale alluvionato di Firenze e Venezia del 1966.
Recentemente il restauro della pianta originale di Padova del cartografo Giovanni Valle (disegno datato 1781) proprietà dell'Accademia Galileiana.
Per quanto riguarda l'attualità l'intervento sul Liber VII (proprietà della Pontificia Biblioteca Antoniana di Padova) miniato da NIccolò da Bologna (sec.XIV).



Il laboratorio nel giorno della sua inaugurazione: l'ingresso.


Un monaco al lavoro.

On-line il nostro nuovo sito!

Finalmente siamo on-line con il nostro nuovo sito! Un altro modo per tenervi aggiornati sulle nostre attività e novità. Lo staff del laboratorio vi ringrazia. D.Pierangelo, d.Cristiano, d.Luciano, Alberto e Gloria.