Oggi, 11 Luglio, è la Solennità di San Benedetto da Norcia, fondatore dell'ordine monastico dei Benedettini. Anche in questo periodo molto particolare a causa dell'emergenza sanitaria ancora in corso, oggi è grande festa all'Abbazia di Praglia.
La sintesi della vita monastica è la Regola di San Benedetto dettata da egli stesso nel 534.
In questa regola si organizza nei minimi particolari la vita dei monaci all’interno di una “corale” celebrazione dell’uffizio. Si diede nuova e autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso vaga e imprecisa, precettistica monastica precedente. I due cardini della vita comunitaria sono il concetto di stabilitas loci e la conversatio. Lo stabilitas loci è l’obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero contro il vagabondaggio allora piuttosto diffuso di monaci più o meno “sospetti”. La conversatio è la buona condotta morale, la pietà reciproca e l’obbedienza all’abate. Quest’ultimo è il “padre amoroso” (il nome deriva proprio dal siriaco abba, “padre”) mai chiamato superiore, e cardine di una famiglia ben ordinata che scandisce il tempo nelle varie occupazioni. Durante la giornata la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto ora et labora (“prega e lavora”).
Nell'immagine qui sotto l'inizio della regola nel codice sangallesse 914 della biblioteca dell'Abbazia di San Gallo.
La regola è disponibile on-line a questo link:
https://ora-et-labora.net/RSB_it.html